Estratti rassegna stampa nazionale
“Vitamia”

“Ho in Testa tutta la “Vitamia”. Il cantautore piemontese presenta il suo nuovo album e si prepara ad andare in tour. E’ un disco intenso e rarefatto nelle parole, robusto e seducente nelle musiche. Il suo Piemonte come “riduzione” del mondo. Perché nell’angolo nord-ovest d’Italia c’è concentrato tutto quello che si può trovare nel resto del paese e non solo. La Langa poi, è un mondo nel mondo. Ci trovi tracce d’umanità, di odori e gente. Gianmaria Testa cantore di esistenza, racconta tutte queste unioni e contraddizioni in Vitamia, un album, l’ottavo della sua carriera, intenso e musicalmente strutturato che viene pubblicato un lustro dopo Da questa parte del mare, un concept album che parlava di migrazioni.”

Fabrizio Basso
www.sky.it – 17 ottobre 2011

“Questo è sicuramente un disco sapiente, ragionato pensato e soprattutto dedicato come nel caso di “18.000 giorni” scritta per Erri De Luca. “Sottosopra” sembra lo slogan della manifestazione degli Indignati di Roma, una canzone di indignazione ma anche di speranze e attese di cambiamenti. Testa in questo nuovo lavoro si mette in gioco, allontana per un attimo il minimalismo acustico e si diverte con rave-song “Aquadub”.

Cosimo Damiano Damato
La Gazzetta del Mezzogiorno – 17 ottobre 2011

“In tempi stanchi in cui l’affermazione ricorrente sembra essere “niente di nuovo sotto il sole” è bello sapere che invece qualcosa di Nuovo c’è. […] Nuovo è il brano che apre l’album e che ci permette di assaggiarne il clima sonoro: la canzone, dedicata al figlio più piccolo dell’artista, è diventata anche un videoclip, girato tra le splendide colline di Castiglione Falletto (CN), con la regia di Giuseppe Battiston. In quello squarcio di Piemonte (luce calda tra i filari, strade di campagna, biciclette) sembra di cogliere l’essenza più autentica della sensibilità di Testa. C’è la sua voce profonda, ci sono le parole antiche, la poetica del quotidiano, le radici, il lavoro di capostazione, l’umiltà.”

Lorenzo Montanaro
Quotidiano Piemontese – 17 ottobre 2011

“Coincidenza o meno, il nuovo disco di Gianmaria testa esce lo stesso giorno in cui compie gli anni. Da oggi le 11 canzoni che ha messo in fila per la sua nuova opera cominceranno la loro seconda vita lontano dalle carezze paterne dell’autore […] uno stacco non da poco per uno che, per sua stessa ammissione, coccola le proprie creature fino a che non le sente arrivare, magari dopo anni, alla giusta maturazione. Cantautore d’altri tempi, verrebbe da dire, ma poi a pensarci bene e a sentire i pezzi appena licenziati, si finisce per ricollocare Testa precisamente dove ha deciso di stare, e cioè qui con noi, nel nostro tempo, cercando di scrutare un angolo di futuro che ormai viene difficile anche immaginare. […] Vitamia ha il sapore dell’album ispirato, con un suono dalla grana spessa, suonato com’è in presa diretta con i soli archi in sovraincisione.”

Marco Castrovillari
Unione Sarda – 17 ottobre 2011

“Riflessioni, angoli di esistenza, frammenti di poesia per chitarra e voce: a cinque anni di distanza dall’ultimo disco, Gianmaria Testa ritorna con Vitamia, e tra omaggi a Erri De Luca, canzoni per il figlio e riferimenti sarcastici alla Lega, riflette su un Paese sull’orlo di una crisi di nervi.”

Andrea Morandi
Venerdì di Repubblica – 21 ottobre 2011

“Ancora canzoni, intime, dolci, e ribelli allo stesso tempo. Ancora la cura certosina nello scolpire le parole, per affidare i nuovi brani al gran suono prodotto da comprimari di assoluta qualità.”

Cristiano Sanna
www.tiscali.it – 20 ottobre 2011

“Spiazzante. E’ il primo aggettivo che mi viene in mente ascoltando Vitamia, nuovo e (per me e per molti altri) atteso cd di Gianmaria Testa, il cantautore/ferroviere piemontese ancora al grande pubblico, approda a questo nuovo lavoro a cinque anni di distanza dal concept album “Da questa parte del mare” tutto dedicato all’immigrazione e alla sua poesia.”

Pierpaolo Ala
www.coolclub.it – 21 ottobre 2011

“Leggero e vitale come in Nuovo, giocoso come in Giostra, profondo come in Lasciami andare, amaro come in Lele, sarcastico come in 20 mila Leghe (in fondo al mare). Sono passati cinque anni Da questa parte del mare. Gianmaria Testa torna oggi a farsi ascoltare con il nuovo album Vitamia e lo ritroviamo ancora lì e lo ritroviamo ancora lì nel profondo mare della migliore canzone d’autore italiana, ma più colorato e spazioso che mai. Come se avesse ampliato i suoi campi d’esplorazione e alla parola avesse sottratto peso in favore degli strumenti, delle melodie, dei divertimenti che la musica si prende per sé.”

Roberta Ronconi
Liberazione – 22 ottobre 2011

“Dopo cinque anni di attesa Gianmaria Testa torna con “Vitamia”, un disco di anima e di testa, di passione e di impegno, di legno e di ferro dove si parla di figli e operai, di amori finiti o solo trasformatisi in una “Dimestichezza d’amor”, di secessioni e tempi bui, ma chiudendo comunque con un sorriso e un canto corale: “La giostra”. Cinque anni di lima e di pialla da perfetto artigiano della canzone d’autore per sbozzare il gioiello di un disco che parli alternativamente a testa e anima, ma che parli comunque la lingua della maggiore canzone d’autore.”

Giorgio Maimone
www.lebielle.org La brigata Lolli – 24 ottobre 2011

Con coloriture blues e rock, un sound più elettrico, con rinnovata attenzione per il suono che deve fondersi e non soltanto accompagnare le parole, Gianmaria Testa torna con un nuovo disco di inediti: Vitamia (Produzioni Fuorivia – Egea). […] E la musica non è più soltanto colonna sonora pe riempire il vuoto fra le parole e di un testo. Sottolinea invece, colora e disegna sensazioni, evoca luoghi. I suoni ripetitivi e alienanti della catena di montaggio che diventano il rock industriale di Sottosopra (fotografia di una solitaria protesta operaia), i ritmi lontani e tristi di un lunapark di paese che fanno da contraltare al sogno di Giostra, il trombone irriverente che riporta alla realtà di una lettera di licenziamento fin troppo cordialmente asettica.”

Paolo Odello
L’Unità – 24 ottobre 2011

Un disco pensieroso e assorto, dove le note degli strumenti sembrano il naturale prolungamento di una meditazione serena, sul mondo e su di sé. A fianco di brani più convenzionali come Nuovo, che peraltro ha un testo di una semplicità illuminante, si spazia tra suggestioni latine e risvolti jazzistici di ottima fattura. Gianmaria Testa non è certo schizzinoso di fronte a una chitarra elettrica, e già con Rrock qualche anno fa, mostrava un certo gusto verso queste sonorità; in questo disco supera se stesso prima con un elegante assaggio blueseggiante in Lasciami andare, poi con due brani dedicati al mondo del lavoro.

www.lisolachenoncera.it – 23 ottobre 2011

“[…] Questo disco non ha certo la compattezza monolitica del disco precedente che era un vero e proprio concept album tutto incentrato sull’immigrazione, qui semmai si potrebbe parlare di filoni tematici. […] Un discorso a parte merita secondo me il brano “20 mila Leghe (in fondo al mare)”, perché se è pur vero che più che una canzone sembra quasi essere un’intima orazione, quasi sommessa, ha però in sé una valenza sociale che va ben oltre la sfera del proprio intimo pensare.”

Fabio Antonelli
www.bravonline.it – 25 ottobre 2011

“Un album scritto con cura e dedizione, tra un’esibizione e l’altra di un’infinita tournée europea (nonché nazionale), ma registrato in tempi record. Al cantautore e alla sua band sono infatti bastati quattro giorni in studio per incidere le nuove canzoni. Il tutto è stato effettuato in presa diretta e con un’amplificazione valvolare vintage collegata a casse d’epoca di manifattura inglese. Un impianto artigianale di questo tipo ha contribuito non poco ad accentuare il calore e l’intimità delle canzoni. Ascoltando con attenzione Vitamia si respira, soprattutto nelle ballads, un’affascinante atmosfera di quiete e si distensione generale. Particolari non da poco, soprattutto per chi non si accontenta facilmente restando ancora legato al vero e proprio concetto di album.”

Alessandro Basile
www.caffenews.it – 28 0ttobre 2011

“Vive lo strano destino di continuare ad essere più amato in Francia, così vicina al suo Piemonte, che in patria. Lui se ne fa letteralmente un baffo e prosegue per la sua strada. Una strada fatta di classe e eleganza, artigianato musicale e belle canzoni. Una strada che continua a percorrere in questo suo nuovo album, anticipato alla radio dal singolo “Nuovo” e ricco di altre perle preziose, undici che vanno ad aggiungersi a una collana ormai lunga.”

Il Piccolo – 28 ottobre 2011

“Un sottile senso di malinconia pervade i fan quando esce un album di Gianmaria Testa. Sanno che dovranno aspettare anni prima di ascoltarne un altro. Dopo cinque anni di attesa esce Vitamia, un disco di anima e di testa, di passione e di impegno […].”

Giorgio Maimone
GIOIA – 28 ottobre 2011

“Un vero e proprio fuoriclasse della nostra musica d’autore, troppo spesso restato in disparte … anche per colpa sua, del resto di certo 5 anni sono davvero tanti… ma se ci toccasse ogni volta attendere tanto per un album di così pregevole fattura… non sarebbe certamente vana l’attesa. Stiamo parlando di un capolavoro? Sì… lo diciamo subito, gettiamo le carte in tavola… anche perché gli assi nelle maniche del nostro sono decisamente troppi. Fossati, De Gregori, una spruzzata di Capossela per restare in Italia… nelle loro vesti migliori, rielaborati da un gusto sopraffino, per quanto riguarda musiche e arrangiamenti e “versi” di una solidità immaginifica e disarmante, che lasciano solo stupore e senso di bellezza, anche quando cantano delle nostre miserie.”

http://grandipalledifuoco.blogspot.com – 31 ottobre 2011

“Vitamia è l’ultima fatica di Gianmaria Testa musicista-cantante-cantautore-poeta italiano molto più conosciuto ed apprezzato all’estero che tra i confini italici. Ascoltando tutto d’un fiato l’album, la prima reazione che provo è: Gianmaria Testa ha colpito di nuovo nel segno. Si tratta di undici canzoni che parlano di bellezza, nelle sue varie forme. Nuovo è il primo brano dell’album ed è stato anche il primo singolo uscito meno di un mese prima dell’album. La dedica al figlio Nicola, gli arrangiamenti minimalisti, un testo pieno di poesia e di immagini delicate ed emozionanti, un ritmo rilassante: questo è il biglietto da visita di Vitamia. […] Di questo album di Gianmaria Testa si potrebbe scrivere all’infinito perché ogni frase, ogni nota nasconde significati profondi, densi e complicati. Di fronte a undici meraviglie tali non si può non esprimere godimento a scena aperta.
Chapeau, monsieur Testa!”

Antonio Giovanditti
www.vivalowcost.com – novembre 2011

“Persona imprevedibile, Gianmaria Testa, per il quale « la vita è l’arte degli incontri». Puoi parlare con lui di pensiero meridiano, quindi di Franco Cassano, e ritrovarti immediatamente a discutere di Fantantonio, il Cassano del dribbling. Testa è nel suo Piemonte, sotto il diluvio che ieri ha causato altre tragedie nella vicina Liguria. E la linea telefonica è molto disturbata proprio per il maltempo. «Piove governo ladro! Iniziamola così quest’intervista» esordisce amareggiato lo chansonier ex-capostazione, che con un vecchio slogan sintetizza il proprio umore per il dramma delle alluvioni e il difficile momento politico. Mercoledì sera Testa sarà al teatro Curci di Barletta dove presenterà in prima nazionale il tour prodotto da Puglia Sounds che prende il nome dal suo ultimo disco Vitamia, arrivato a cinque anni dall’album sulle migrazioni Da questa parte del mare, targa Tenco 2007.E sembra naturale che debutti in Puglia. L’espressione “Vitamia” è ispirata a una celebre esclamazione di Carmelo Bene («vita mia, a noi due!»). E oltre alla lentezza meridiana dell’arista, c’è da aggiungere la presenza nel disco del trombonista barese, Gianluca Petrella”.

Francesco Mazzotta
Corriere del Mezzogiorno – 5 novembre 2011

“Troppo breve. È l’unico appunto che viene da fare al concerto di Gianmaria Testa ospitato mercoledì 16 novembre al Teatro Herberia di Rubiera, per una delle prime tappe della tournée del nuovo album “Vitamia”. Non che si sia risparmiato, il cantautore piemontese, ma quell’essenzialità che lo innerva lo porta a concentrarsi solo sulle canzoni e a non divagare, se non in poche, spiritose occasioni, quando regala al pubblico battute dal sapore di acido solforico parecchio apprezzate. Così, la serata è svanita via in poco più di 90 intensi minuti, zuppi di belle canzoni, parole intelligenti – e ricercate, pieni di passione ma anche buon gusto -, di interpreti da piano di sopra e di un impatto sonoro ben più vigoroso rispetto al passato. Lo scheletro acustico dei suoi brani c’è sempre, ma si è irrobustito parecchio grazie a dosi massicce di elettricità, grazie alla splendida chitarra di Giancarlo Bianchetti, uno dei migliori strumentisti italiani, da tempo a fianco di Vinicio Capossela. La stessa chitarra, raffinata o aggressiva secondo la bisogna , che compare in Vitamia, decisamente l’album più elettrico di Testa: una scelta musicale ma prima ancora estetica, ‘suoni tesi per raccontare questi tempi cupi e tesi’, ha spiegato il piemontese.”

Adriano Arati
www.rumoreweb.it – 19 novembre 2011

“«Benvenuti. Nonostante la nebbia. Benvenuti, nonostante la crisi, benvenuti, nonostante». È iniziato così, dopo le note della prima canzone, il concerto di Gianmaria Testa al Teatro Herberia, Corte Ospitale di Rubiera. In un’atmosfera gentile e discreta, si sono succedute le più svariate emozioni davanti all’ascolto di melodie e parole davvero eccezionali. Il pubblico accolto dal calore di Gianmaria Testa e dei tre musicisti di grande talento che lo affiancano, ha potuto godere di una poesia fine e delicata, attenta ai richiami dell’attualità, con incursioni in piccoli nostalgici episodi della sua vita. È emerso il suo pensiero, le sue attenzioni. La sua spontanea semplicità. Un calice di vino al suo fianco, per ricordarci il piacere delle piccole cose, e… per trovare la leggerezza di proporre un funky, genere un po’ lontano da lui…”


Roberta Bedogni
www.rumoreweb.it – 19 novembre 2011

In Gianmaria convivono, quasi naturalmente, il poeta delle parole semplici e profonde, il timido ed ironico uomo di spettacolo che l’accompagnano con il pubblico raffinato che si lascia incantare dalle sue sonorità lievemente melanconiche e dalla sua voce roca e quasi baritonale.

Marco Minoletti
Corriere degli italiani – 18 gennaio 2012

Il pubblico del festival ‘rubato dall’incanto’ di Gianmaria testa. Parole e musica per sensibilizzare la campagna Unicef contro la mortalità infantile che partirà da maggio. L’Unicef ha annunciato che il suo testimonial sarà il festival Internazionale del Giornalismo. La notizia arriva direttamente dal palco del teatro Morlacchi, dove ieri, 28 aprile, Giovanna Zucconi e Gianmaria Testa hanno acceso i riflettori sulla campagna dell’Unicef “Vogliamo Zero”, contro la mortalità infantile. […] L’overture è affidata a Nuovo, singolo dell’album Vitamia, datato 2011, per proseguire Comete, un testo poetico e malinconico, poi Seminatori di grano, tra sradicamento e smarrimento, e il Passo e l’incanto, tremendamente bella e 20mila Leghe (in fondo al mare), una favola ironica e attualissima. Vitamia rappresenta un percorso a ritroso , nei suoi ricordi e traccia un po’ il bilancio suo di vita. Ma la sua storia è la storia di tutti e l’incipit individuale va a tuffandosi nell’esperienza umana e collettiva. Tra un brano e l’altro racconta aneddoti, ride e scherza la platea che si lascia subito catturare dal suo fare da cantastorie, che di storie ne conosce tante e tante ne sa cantare.

Lucia Caruso
www.umbria24.it – 30 aprile 2012

[..] Vitamia un disco dalle sonorità a tratti rock, che ha segnato una tappa importante della sua carriera.

Corriere del Trentino – 3 maggio 2012 

[..]Vitamia, affresco sentimentale e umano che come la vita porta con sé diverse sfumature e diversi colori musicali.

Milena Arnald
iIl secolo IXI – 6 luglio 201